Il Torneo internazionale di pallavolo giovanile è andato in scena nel Biellese dal 3 al 5 gennaio 2020. Gli atleti Special Olympics sono scesi nuovamente in campo per partecipare al XVI Bear Wool Volley. Tradizione vuole, infatti, che ben 8 squadre composte da atleti e partner di pallavolo unificata hanno giocato insieme con il solito “schiacciante“ entusiasmo.
“Come ogni anno alla fine del Bear Wool Volley a Biella, nonostante la stanchezza, mi piace ritagliare un momento solo per me in cui ripensare a tutto quello che è stato in questi intensi tre giorni di torneo.
Ci siamo portati a casa la medaglia di bronzo, ma per me, come ogni volta, avete appesa al collo una medaglia d’oro.
Negli anni, che ormai non sono più così pochi, vi ho visti crescere come giocatori e diventare una vera squadra di pallavolo. Ma soprattutto, vi ho visti crescere come persone, giovani (o meno giovani) uomini e donne. Tra voi, alcuni, letteralmente!
Riguardo questa foto e penso che, sì, è quella che meglio vi rappresenta. Questo momento immortalato ne racchiude tanti altri in cui siete pronti a tendervi la mano, a giocare insieme, a prendervi in giro. Una vera squadra unificata, soprattutto quando è fuori dal campo!
Mi avete regalato molte emozioni in questi giorni (e anche qualche batticuore) e alla domanda di qualcuno di voi “ma come faresti senza noi?”, ora più che mai, mi sento di rispondere che, semplicemente, non potrei.
Ad un mondo che ci dice che c’è qualcosa di sbagliato nell’essere diverso, nel tendere la mano per donare aiuto, nell’accogliere chi è fragile e ha bisogno, che ci dice che dobbiamo essere divisi per colore e provenienza (nemmeno dovessimo finire in lavatrice) o per abilità/disabilità, voi state dimostrando che un’altra realtà è possibile.
Grazie Roberto, Elia, Rubina, Aurora, Alessia, Davide, Rosario, Ludovico, Enrico, Luca e Noah per questo grande insegnamento!
C’è stato un momento in questo Bear Wool Volley che mi ha particolarmente emozionata: il tifo durante la finale Special Olympics al Palaforum! Con la mente sono tornata a qualche anno fa, quando mi trovavo in campo con Emanuela e la nostra squadra a cantare l’inno nazionale prima dell’inizio della nostra finale. Ricordo di aver osservato quei ragazzi, dagli 11 ai 17 anni, seduti sugli spalti intorno a me e di aver sperato che, un giorno, avrebbero coinvolto nelle loro vite, anche solo per un momento, un ragazzo speciale. Oggi lo hanno fatto in 1300!
“Che io possa vincere ma se non ci riuscissi, che io possa tentare con tutte le mie forze”.
Il mio augurio è che chiunque legga possa fare proprio il giuramento e lo spirito di Special Olympics!”
ps. Un pensiero va alla persona senza la quale oggi non sarei qui ad allenare una fantastica squadra. Grazie Emanuela “per questa meravigliosa avventura”! È doveroso ringraziare anche Valeria, per l’immenso capitale umano che porta in panchina, in palestra e fuori dal campo! Sei un bene prezioso per i nostri atleti! Un ringraziamento speciale a tutti coloro che ci hanno seguiti e hanno fatto il tifo per noi, così come a tutto lo staff che ci ha aspettato con il sorriso ogni mattina! A Serena ed Eleonora che, anche se davvero a distanza, non si sono perse un attimo! Ci siete mancate!
[Francesca Quaglia]