Special Olympics Italia ETS e Soroptimist International d’Italia hanno recentemente siglato un accordo per promuovere i percorsi, sportivi e di vita, di atlete con disabilità intellettive, con l’obiettivo non solo di supportarle in termini di autonomia e indipendenza attraverso lo sport, ma di valorizzarle come esempio di coraggio e determinazione per tutti Entrambe le associazioni operano per affermare, attraverso lo sport – strumento in grado di abbattere le barriere e valorizzare ogni persona – il valore del rispetto e dell’inclusione. L’iniziativa, siglata lo scorso 5 giugno a Roma dalla Presidente di Soroptimist International d’Italia, Adriana Macchi, e dal Vicepresidente Vicario di Special Olympics Italia, Alessandro Palazzotti, vede l’ ”adozione”, da parte di Soroptimist, sia dal punto di vista economico che attraverso la valorizzazione delle loro storie e imprese, di almeno 10 Atlete impegnate nelle tappe dei Play the Games 2025 che si concluderanno a fine giugno (gare a Napoli- Bagnoli, Lodi, Potenza e Metaponto, Verona, Colleferro, Parma, Collecchio, Busseto e Salsomaggiore). Special Olympics si impegna a coinvolgere ed a dare voce e visibilità a Soroptimist nelle varie manifestazioni per promuovere insieme una cultura d’inclusione. “Proprio come nello sport unificato, dove il gioco di squadra, dentro e fuori dal campo, rappresenta sempre un elemento vincente – afferma Palazzotti – anche l’unione tra Special Olympics Italia e Soroptimist International d’Italia si traduce in importanti opportunità di crescita per le atlete e di supporto alle loro famiglie. Lavoriamo insieme per superare stereotipi e pregiudizi, promuovendo una cultura del rispetto in cui ogni persona viene accettata e accolta, indipendentemente dalle sue capacità o disabilità. Lo sport, quindi, non è il fine, ma uno strumento per raggiungere obiettivi che vanno ben oltre il valore di una medaglia. In questo senso Special Olympics, celebra e premia tutti coloro che portano a termine la propria gara. Non cerchiamo campioni nel senso tradizionale, ma valorizziamo chi dà il meglio di sé, indipendentemente dal risultato. Come recita il giuramento dell’atleta Special Olympics: “Che io possa vincere, ma se non riuscissi, che io possa tentare con tutte le mie forze.” Parole che valgono per tutti e ci ricordano che l’importante è impegnarsi al massimo, e che ogni sforzo è un traguardo in sé.”. Sottolinea Macchi: “Lo sport è strumento potente per promuovere una cultura dell’inclusione che educhi al rispetto, alla comprensione e alla valorizzazione della diversità in tutte le sue forme. Attraverso il sostegno all’attività sportiva – e l’opportunità di poterla praticare – possiamo contribuire a diffondere tali valori come occasione di integrazione, di sviluppo di benessere psicofisico, e cercare di rimuovere i tanti ostacoli che ancora rimangono per il superamento di divari e discriminazioni, con l’obiettivo di costruire un futuro più inclusivo. Va in questo senso il nostro progetto nazionale “Donne & Sport”. E va in questo senso il service nazionale che celebra il nostro 75° anniversario: l’ ”adozione” di atlete ai Play the Games 2025, un modo concreto per supportare il percorso di queste giovani atlete, affinché diventino un esempio di domani. Nello sport e nella vita. |
