“Tornare a casa con l’entusiasmo dei primi tempi, ma con l’esperienza di oltre 40 anni”. Questo è uno dei tanti messaggi che abbiamo ricevuto dopo la tre giorni di incontri, formazione e celebrazioni a Roma, che hanno visto protagonisti tutti i Team regionali di Special Olympics. Parole che raccontano bene il senso di quanto è accaduto.
Non è sempre facile per un’organizzazione trovare il tempo per fermarsi e riflettere, guardandosi allo specchio con sincerità. “Questo è un momento cruciale per Special Olympics Italia: da qui parte una nuova avventura di cui ciascuno deve sentirsi protagonista”, ha ricordato Alessandro Palazzotti, Vicepresidente e Fondatore di Special Olympics Italia. Ed è proprio questo che abbiamo fatto in questi giorni: confronto, formazione e programmazione per Atleti Leader, staff, direttori regionali e provinciali, tecnici e referenti di area, tutti animati da passione e coraggio per condividere esperienze, idee e progetti per il futuro.
Tutto si è trasformato in uno scambio: di opinioni, di vedute, di analisi su quanto fatto finora, sull’impatto dei recenti Giochi Mondiali Invernali e sulle prospettive per i prossimi anni. Ogni Area ha cercato le modalità migliori per rilanciare il Movimento, accogliendo sempre più Atleti con il giusto spirito e attenzione. “È stato davvero emozionante ritrovarci e sentire quell’energia così autentica che ci unisce”, raccontano i partecipanti.
Durante la riunione plenaria abbiamo ascoltato istituzioni e amici, come Angelo Moratti (Presidente di Special Olympics Italia), David Evangelista (prossimo CEO di Special Olympics) e l’onorevole Luciano Ciocchetti, da sempre vicino al Movimento, che ci hanno ricordato da dove veniamo e dove stiamo andando. Ma anche nuovi incontri, come Marco Giunio De Sanctis, Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, e Maurizio Borgo, Primo Garante delle persone con disabilità, che hanno aperto la strada a nuove alleanze e collaborazioni. Parole di incoraggiamento che hanno acceso ancora di più la nostra voglia di fare.
Ma la spinta più forte è arrivata come sempre dagli Atleti. “Per me Special Olympics va oltre lo sport: mi ha regalato sicurezza e nuove amicizie”, ha detto Federico Correzzola, Atleta Leader e membro del board. E non è un caso se Valentina Marcianò, Atleta del Team Calabria, ha preso il microfono in una sala gremita e, senza alcun timore, ha detto: “Grazie a voi ho avuto un motivo per uscire di casa”. Parole che racchiudono anni di impegno e battaglie. “Un’unità di intenti, una passione e una gioia che ci fanno dire Noi siamo Special Olympics”, per usare le parole di Alessandra Palazzotti, direttore nazionale.
Non sono mancati i momenti di celebrazione: il riconoscimento a tutti i team regionali per la Community Run e la Torch Run dei Giochi Mondiali Invernali Torino 2025, ritirato dai direttori regionali; la consegna della torcia ad Antonella Arpinati di Otis; la nuova convenzione tra Special Olympics Italia e ACES Italia, che apre la strada a nuovi progetti; e i festeggiamenti per il successo dei Giochi Mondiali di Torino nel suggestivo Salone delle Colonne. “Ancora una volta ho sentito quelle farfalle nello stomaco che mi ricordano perché tutto questo è così incredibile”, ci ha confidato un partecipante.
Racchiudere in poche righe le emozioni di momenti come questi è impossibile. Bisogna viverli, avere voglia di imparare ascoltando, di condividere confrontandosi, “pizzicarsi per paura di sognare”… e scoprire che sì, tutto questo è reale: Noi Siamo Special Olympics.




