“Nei due giorni ospite dell’Olimpia Milano, ho potuto avere modo di conoscere staff tecnico, giocatori e dipendenti, visitare la sede, ed è stata una bellissima esperienza, perché ho trovato un ambiente che mi ha fatto sentire subito a mio agio nonostante l’emozione iniziale”, ha commentato Luca Grasso, Atleta Special Olympics.
L’ Olimpia Milano, storica sostenitrice degli Atleti Special Olympics e della European Basketball Week, in occasione del 3 Dicembre, giornata internazionale delle persone con disabilità, ha voluto far vivere un’esperienza straordinaria ad un Atleta scelto in rappresentanza di tutto il Movimento Special Olympics. Così Luca Grasso, accompagnato dal suo coach Matteo Schieppati, è stato ospite per due giorni ricchi di emozioni nella casa dell’Olimpia Milano vivendo dall’interno l’ambiente dell’ufficio biancorosso e del campo a tutto tondo.
Sul sito di Olimpia Milano si legge – Diverse sono state le attività nelle quali Luca è stato protagonista, dall’accoglienza dei giocatori per il loro ingresso in palestra, alla preparazione dei kit per l’allenamento dei giocatori, al momento riservato agli autografi sul materiale del merchandising. La visione dell’allenamento, la presentazione alla squadra e la foto assieme a tutti i giocatori a centro campo, sono stati momenti molto emozionanti per entrambe le parti.
Il giorno della partita contro l’Olympiacos invece, Luca è stato di supporto alle attività più tecniche, come la preparazione del campo con il relativo materiale, le funzioni di ball boy durante il prepartita e la partita, dimostrando doti di passatore da playmaker quale è .
In Italia, con il patrocinio di GIBA, Lega Basket Serie A, Lega Basket Femminile e LNP, la settimana europea del basket ha coinvolto 4306 atleti con e senza disabilità intellettive in 24 eventi tra tornei 5vs5 e 3vs3, partite dimostrative e percorsi di avviamento alla pallacanestro.
In uno di questi eventi, i giocatori dell’Olimpia Milano, Nicolò Melli e Luigi Datome, hanno fatto da veri e propri commentatori della partita apprezzando le doti tecniche, oltre che morali, degli atleti di Special Olympics.