Quando gli atleti Special Olympics entrano in campo, l’inclusione diventa una realtà tangibile e il coinvolgimento è totale. Con una capacità unica di appassionare il prossimo, i nostri atleti ci sanno mettere di fronte al fatto compiuto: non esistono barriere che non possano essere superate, né differenze che non possano essere unite e valorizzate. La passione e l’energia condivise sono contagiose, sono un esempio che ci rende persone migliori e ispira a creare un mondo più inclusivo e accogliente per tutti.
Il 16 ottobre 2025 si è svolto alla World International School di Torino l’evento “Unified with Refugees Torino 2nd Edition“, un triangolare di calcio e basket che ha coinvolto atleti Special Olympics del Team Sport Time2 e rifugiati dell’ASD Balon mundial.
L’evento è stato un importante momento di incontro e di inclusione, che ha visto la partecipazione di atleti con disabilità intellettive e giovani rifugiati politici, uniti dalla passione per lo sport e dalla voglia di sentirsi parte di una comunità.
Il triangolare di calcio e basket ha visto la partecipazione di squadre composte da atleti Special Olympics e rifugiati in formazioni miste, che hanno giocato insieme con entusiasmo e determinazione. L’evento è stato un successo non solo per i risultati ottenuti, ma anche e soprattutto per l’atmosfera di amicizia e di inclusione che si è creata tra i partecipanti.
L’evento “Unified with Refugees Torino 2nd Edition” è parte del programma “Unified with Refugees” di Special Olympics, che mira a promuovere l’inclusione e la partecipazione di rifugiati e persone con disabilità intellettive attraverso lo sport. Il programma è supportato da partner come la Lions Clubs International Foundation.
Sport chiama sport
La Nazionale Italiana di Rugby, a Torino per le Quilter Nations Series contro il Sudafrica, ha colto l’occasione per incontrare gli atleti impegnati nello Special Olympics Unified with Refugees.
Lo sport è uno straordinario mezzo di inclusione e gli eventi di Special Olympics sono la dimostrazione: riescono ad unire sotto un’unica bandiera tutto il mondo.
Gerald Mballe, primo consigliere del programma “Unified with Refugees” di Special Olympics


