Desirèe Palumbo:” Grazie allo sport e a Special Olympics ho sconfitto le mie paure”
Bardonecchia, 15 Marzo 2023– “Sono Desirèe, vengo dalla Val di Susa e ho 19 anni” – dice Desirèe Palumbo, atleta dello sci alpino – lo sport mi da tanta adrenalina, penso a qualcuno di importante e ho tanta grinta quando scio. Grazie a Special Olympics, grazie allo sport, io ho sconfitto le mie paure. Guardo sempre avanti con l’obiettivo di fare le gare al meglio, divertirmi e anche vincere, se capita. Quando sento dire ” Desirèe ha difficoltà” mi viene da rispondere che si, ne ho ma le hanno tutti quanti”.
Si evince, dalle parole di questa giovane sciatrice con le unghie decorate con il logo di Special Olympics, la determinazione e la forza con cui lei, come tutti gli atleti in gara, ha ben preso coscienza di se stessa e delle proprie potenzialità. Grazie allo sport ha imparato a relazionarsi con gli altri a testa alta senza paura e senza mai arrendersi alle difficoltà. Sa spingersi oltre i propri limiti e, perchè no, sa pure come rispondere a tono a chi in lei vede ancora solo la disabilità intellettiva.
È tornato il sole alto a Bardonecchia e oggi finalmente si sono potute svolgere le gare e le premiazioni di sci alpino e snowboard recuperando anche quelle sospese ieri a causa del maltempo.
250 atleti con e senza disabilità intellettive, sono i protagonisti dei XXXIV Giochi Nazionali Invernali Special Olympics in corso a Bardonecchia fino a domani, giovedì 16 Marzo. Oltre allo sci alpino e allo snowboard c’è anche la danza sportiva, disciplina proposta per la prima volta a livello nazionale in occasione di questo evento.
Il Giuramento dell’atleta Special Olympics. “Che io possa vincere, ma se non riuscissi, che io possa tentare con tutte le mie forze” recitato a gran voce dall’atleta Fabiana Contin in occasione della Cerimonia di Apertura lunedì scorso continuerà ad ispirare gare e premiazioni ancora fino a domani, mentre la festa di chiusura è in programma stasera alle 21.00 presso il Campo Smith saluterà atleti, coach, volontari e familiari.
Un’atmosfera unica quella vissuta in questi giorni a Bardonecchia, ricreata soprattutto grazie al vivere comune di atleti e giovani e giovanissimi provenienti dalle scuole del territorio, accorsi sulle piste per vivere un’esperienza umana prima ancora che sportiva, in grado di abbattere ogni stereotipo o pregiudizio a favore di una comunità totalmente inclusiva.