Secondo giorno di gare ai XXXIV Giochi Nazionali Estivi Special Olympics in corso a Montecatini Terme e Valdinievole fino a sabato 9 giugno. Si tratta del più grande evento nazionale di sempre organizzato in Italia nell’anno del 50esimo anniversario del Movimento sportivo dedicato alle persone con disabilità intellettive nel mondo, nato nel 1968 da un’intuizione di Eunice Kennedy Shriver.
3mila gli atleti coinvolti e 18 le discipline sportive proposte, tradizionali e unificate: atletica leggera, badminton,bocce, bowling, calcio a 5, canottaggio, dragon boat, equitazione, ginnastica artistica e ritmica, indoor rowing, golf, nuoto, pallacanestro, pallavolo unificata, rugby, tennis e tennis tavolo.
Un tripudio di capacità sportive e voglia di mettersi in gioco, dunque, per lanciare un messaggio dalla forte valenza sociale e culturale, per rovesciare stereotipi e pregiudizi in chi ancora oggi non crede nelle potenzialità delle persone con disabilità intellettive. 50 anni fa Eunice Kennedy Shriver ha intuito, lei per prima, che lo sport poteva essere il terreno comune per unire persone diverse, ognuna con le sue caratteristiche. Oggi tra Montecatini Terme e Valdinievole, in quasi tutte le discipline sono in programma gare di sport unificato che coinvolgono sullo stesso campo di gioco atleti con e senza disabilità intellettive. Gli atleti sia nello sport individuale che di squadra, gareggiando sempre con altri atleti di pari o simil livello di abilità, vivono questa esperienza sportiva nelle condizioni ideali per dimostrare, a loro stessi e agli altri, le proprie capacità. Gli atleti partner senza disabilità intellettive, giocando in formazioni miste sullo stesso terreno di gioco, invece, sperimentano il modo più veloce ed immediato per scoprire sulla propria pelle lo straordinario potere dello sport in termini di inclusione.
Un esempio che solo 50 anni fa era impensabile, ancor di più se associato al mondo sportivo.
Pertinente, in tal senso, è la testimonianza di Martina, una fisioterapista che è venuta ai Giochi per sostenere suo figlio Giacomo, atleta Special Olympics- “La nostra vita possiamo chiamarla un’avventura, se vogliamo, perchè ha tutte le caratteristiche di una grande sfida; crescere un figlio problematico cercando di offrirgli tutte le opportunità possibili, lavorando incessantemente per favorire la sua autonomia, così come ho sempre fatto per i miei pazienti. Farlo per mio figlio, mi sono detta quando è nato, sarà ancora più motivante! Giacomo era ancora troppo piccolo quando, per la prima volta, ho partecipato con dei colleghi alla Cerimonia di Apertura degli Special Olympics European Youth Games di Roma, nel 2006. Ne avevamo sentito parlare, ma quando ci siamo trovati di fronte questi atleti, così gioiosi e fieri, ci siamo emozionati tutti ed è stato lì che giurai a me stessa che, in qualche modo, mio figlio avrebbe fatto parte di questo mondo.
Così è stato, Special Olympics si è rivelato un’opportunità fantastica per Giacomo come per tutte le persone con disabilità intellettiva, “persone” si, che hanno gli stessi diritti di gioire, riuscire in qualcosa di importante, dimostrare di potercela fare, anche nello sport. Hanno il diritto di sentirsi dei campioni al di là delle classifiche e delle prestazioni atletiche, così come chiunque altro. Questo è il grande merito e il valore di Special Olympics che ricerca ed esalta le potenzialità di ogni atleta premiando il suo impegno e determinazione prima ancora della sua performance sportiva. Al di là delle medaglie e delle gare per quanto mi riguarda Giacomo ha già vinto e vince ogni giorno una grande sfida. La vita per lui e per noi è stata, e continua ad essere, un po’ più in salita ma, alla luce di tutto ciò, vorrei chiedere: chi può dire cos’é la normalità e qual’è il suo confine?
Lo sport è di tutti ed è aperto a tutti, è questa la convinzione che muove tutta l’attività di Special Olympics Italia che culmina con l’organizzazione dei Giochi Nazionali. Prova ne sia che vengono altresì coinvolti in esibizioni anche i bambini e le persone con disabilità intellettive gravi e gravissime.
Dopo la bella dimostrazione di Young Atletes Program, svoltasi ieri mattina in un’atmosfera gioiosa e partecipata che ha visto protagonisti 140 bambini delle scuole del territorio, oggi dalle ore 10.00 il Palaterme di Montecatini ospita il Motor Activities Training Program(MATP) rivolto a persone, bambini, giovani ed adulti con disabilità intellettive gravi e gravissime. Il programma pone maggiormente l’accento sull’allenamento e sulla partecipazione piuttosto che sulla competizione; si utilizzano i traguardi, gli obiettivi a breve termine per individualizzare l’insegnamento affinché le persone con gravi disabilità possano partecipare ad attività ricreative adeguate ai loro livelli di capacità.
Continua fino all’8 giugno, all’interno delle Terme Excelsior in Viale Verdi, il servizio sanitario offerto agli atleti da parte di specialisti volontari altamente qualificati che svolgono screening gratuiti di: Opening Eyes (optometristi), Special Smile (dentisti), Health Promotion (nutrizionisti), Fit Feet (podologi), Healthy Hearing (audiologi), Osteopati.
La Festa di Chiusura, prevista per l’8 giugno alle ore 21.00, presso il Villaggio Olimpico – Parco delle Terme Excelsior, siglerà, ancora una volta una bella pagina di sport che nella condivisione e nella socialità, nell’inclusione, racchiude il suo principale punto di forza e che, forse, alla domanda della mamma di Giacomo Bacelle ha già saputo dare una risposta. Questa.
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