Gabriele, volontario Special Olympics, candidato per il Premio del Volontariato Internazionale 2020

“Sono cresciuto con il senso morale di aiutare il mio prossimo in ogni circostanza, con la voglia di mettermi a disposizione della società per lasciare qualcosa di buono alle persone che ho incontrato nel mio cammino. Ho avuto occasione di mettere alla prova le mie capacità in diverse occasioni, passando anche da qualche insuccesso, come è normale che sia. Principalmente ho avuto modo di maturare come volontario nella “Missione” di Sarzana (SP), una struttura sanitaria che ospita fra le altre una comunità di ragazzi speciali, i quali mi hanno insegnato e mi hanno formato alla vita, regalandomi emozioni e momenti indimenticabili. Durante il periodo di lockdown tra aprile e maggio, mi è stato richiesto di dare disponibilità presso una mensa da campo alla Spezia, realizzata per offrire un pasto caldo a persone senza fissa dimora, italiani e non. Si trattava concretamente di mettere a rischio la propria salute esponendosi in prima persona; all’inizio la paura, poi la preoccupazione per i miei familiari, infine una decisione: partire. Il campo era gestito dalla Caritas diocesana con la capacità di accogliere fino a centottanta persone al giorno, garantendo per tutto il periodo di servizio, colazione, pranzo e cena alle persone in difficoltà. Le preoccupazioni erano molte, a partire dai mezzi di protezione individuale, inadeguati per l’emergenza. Un mascherina di stoffa era tutto ciò che ci separava dal virus, e presto avremmo avuto i primi contatti con tre positività nel campo di cui un decesso. Lo sapevamo, era previsto e largamente preventivato, non potevamo fare nulla se non continuare e andare avanti, mantenendo il servizio. In quel momento ci fu la consapevolezza che avevamo iniziato insieme e insieme avremmo finito, qualunque cosa fosse accaduta, le persone bisognose venivano prima di tutto. Di questa esperienza mi ha colpito in modo particolare la generosità della gente, che nella difficoltà ha saputo donare molto sostenendoci nello sforzo di aiutare i più bisognosi, ma non solo, le varie associazioni che hanno donato cibo e beni di prima necessita come vestiti e scarpe, i sacerdoti che sono rimasti al nostro fianco, chi ha cucito a mano e portato mascherine di stoffa da distribuire ai nostri ospiti. O chi semplicemente è rimasto per confortare e ascoltare la gente che aveva bisogno di parlare, di non essere abbandonata, di un abbraccio dato con gli occhi perché fisicamente non si poteva, così come solo il calore umano può fare.
Perché anche tra gli ultimi, tra chi non ha una casa dove dormire, tra chi ha perso il lavoro, tra chi non ha nessuno al suo fianco, c’è una speranza, un sogno. Il desiderio e la voglia di farcela nonostante tutto. Nonostante i soldi che uno ha nel portafogli, nonostante ciò che si possiede, nonostante il pregiudizio di chi si sente in qualche modo “superiore”. Perché non esiste differenza di alcun tipo, né di colore, né di stato sociale. Siamo tutti esseri umani, siamo tutti uguali”.
 
Gabriele Barli, volontario Special Olympics è candidato per il PREMIO DEL VOLONTARIATO INTERNAZIONALE 2020
Categoria: Volontario per l’emergenza Covid indetto dalla Focsiv – Federazione degli Organismi Cristiani Servizio Internazionale Volontario
Il Premio del Volontariato Internazionale, è il riconoscimento che FOCSIV promuove ogni anno, dal 1994 in occasione della Giornata Mondiale del Volontariato indetta dalle Nazioni Unite, e che ricorre il 5 dicembre.
 
Forza Gabriele!!!
 
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ad oggi costituita da 80 Associazioni nel Mondo, vanta 27.000 volontari internazionali e giovani in servizio civile che hanno messo a disposizione delle popolazioni più povere il proprio contributo umano e professionale. Un impegno concreto e di lungo periodo in progetti di sviluppo nei settori socio-sanitario, agricolo-alimentare, educativo-formativo, di tutela dell’infanzia e dell’adolescenza, di difesa dei diritti umani e della parità di genere, di rafforzamento istituzionale.

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