Il goal dell’Inclusione a 360°

La partita di pallone nella Giornata Mondiale del Rifugiato

La Giornata Mondiale del rifugiato è trascorsa all’insegna del calcio unificato Special Olympics. Persino l’arbitraggio lo è stato. In campo, in formazioni miste, Atleti Special Olympics e giovani rifugiati politici.

Lo sport è la valvola dell’inclusione a tutti i livelli, a prescindere dalle abilità e disabilità, dal colore della pelle e dalla cultura di ognuno.

A Torino, al Campo di via Lanzo, si è svolta una partita di calcio unificato che ha coinvolto Atleti Special Olympics e giovani rifugiati politici. Un evento fortemente voluto da Special Olympics Italia e dal nostro Gerald ‘Mballe, Atleta Partner la cui storia è fonte di ispirazione in tutto il mondo.

La testimonianza

“È stata una bellissima mattinata di calcio e amicizia, una mattinata di sorrisi, goal, unione ed entusiasmo a mille! Mancava tantissimo essere in campo e vedere i sorrisi degli Atleti Special Olympics!” – ha detto il Team Amico Sport di Cuneo – “Siamo felicissimi di aver partecipato con i nostri portieri Andrea e Vincenzo e felici che il nostro Amico Lys Gomis, ex giocatore del Torino FC e della nazionale del Senegal, sia venuto con noi e si sia messo in gioco parando i rigori agli Atleti, ma non potevano esserci dubbi perché:
“𝙸𝙻 𝙲𝙰𝙻𝙲𝙸𝙾 𝙴’ 𝚂𝙿𝙴𝙲𝙸𝙰𝙻𝙴,
𝙱𝙰𝚂𝚃𝙰 𝚄𝙽 𝙿𝙰𝙻𝙻𝙾𝙽𝙴 𝙴 𝚂𝙸 𝙳𝙸𝚅𝙴𝙽𝚃𝙰 𝙰𝙼𝙸𝙲𝙸! “

La storia

La mascotte della partita è stato  invece Addourahame Niang (in foto). Nato a Dakar, in Senegal il 17 novembre del 1996, frequenta il Team Special Olympics ASD Fuori Onda Torino dal settembre 2020.
Quello di oggi è stato il suo primo torneo di calcio. La mamma di Abdour racconta:
“”Abdour è un ragazzo con la sindrome di Down. Il suo carattere è variabile, un po’ come tutte le persone, in base alle giornate. Quando non conosce qualcuno può sembrare un po’ introverso e cinico con lo sguardo, ma, con il tempo, si lascia andare e diventa affettuoso.
È un tipo possessivo con le sue cose personali, le custodisce gelosamente ed in modo ordinato.
Gli piace molto mangiare e difficilmente riesce a contenersi. Non ha particolari intolleranze a livello di gusti, ed è il classico tipo che mangia tutto.
Ma la cosa che gli piace di più è fare sport. Nel corso della sua vita ha fatto calcio, judo e piscina.
La domenica guarda con piacere le partite di calcio e, con stupore di tutta la famiglia, riconosce stemmi e colori delle maglie di tutte le squadre della Serie A”.
Foto di Andrea Nocera.

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