Giorgia Parma, lombarda di 25 anni, è un Atleta Partner, nel basket unificato, di Special Olympics Italia. Lavora da diversi anni come educatrice scolastica e da quando era piccola porta avanti una grande passione, quella per lo sport. In particolare per la pallacanestro, che continua a praticare ancora oggi, e che le ha regalato una grande soddisfazione: la convocazione per i Giochi Mondiali di Special Olympics che si terranno ad Abu Dhabi e Dubai dal 14 al 21 marzo 2019.
Il potere dello sport
“Ho avuto la fortuna di giocare in differenti categorie ed in molteplici squadre, così da potermi confrontare e soprattutto stringere legami con molte persone: compagne di gioco, allenatori, dirigenti. Ritengo che il bello di praticare uno sport di squadra sia proprio quello di creare delle relazioni, che si rivelano fondamentali non solo sul parquet, ma anche al di fuori della palestra”.
L’incontro con Special Olympics
“Il mio incontro con Special Olympics è nato quasi per caso, frequentavo il quarto anno di scuola superiore quando, navigando in rete, lessi che quella stessa estate, era il 2010, si sarebbero tenuti i Giochi Nazionali Estivi di Special Olympics a Monza. Curiosa ed interessata a conoscere questa nuova realtà sportiva, decisi di partecipare ad un incontro per candidarmi come volontaria. Fu un’esperienza meravigliosa, mi sono divertita tantissimo; non conoscevo nessuno ma fin da subito si è creato un clima estremamente favorevole alle relazioni umane.
Lo sport unificato
“L’anno seguente il Team Special Olympics “Polisportiva Sole”, che inizialmente aveva una sola squadra “tradizionale”, ossia riservata solo ad atleti con disabilità intellettiva e nella quale giocava anche Valerio, un amico, nonché mio caro vicino di casa, si adoperò per formare una squadra di basket unificata. Non avrei più fatto la volontaria, avremmo potuto giocare insieme: non ci ho pensato un attimo, era un’opportunità grandiosa e da quel giorno non ci siamo più lasciati!Allenamenti, partite, tornei, Giochi Regionali e Nazionali sono senz’altro un impegno che richiede tempo e dedizione ma ai quali non rinuncerei mai. Credo fermamemte che Special Olympics, attraverso lo sport unificato, abbia trovato un ottimo strumento per favorire la costruzione di legami inclusivi che giovano, indistintamente, ad ognuno di noi. E’ stato possibile cogliere questi valori grazie all’allenamento ed alla condivisione di ogni momento, sportivo e non, all’interno della squadra.
Opportunità mondiale
Special Olympics riserva sempre delle sorprese, come l’inaspettata convocazione ai Giochi Mondiali di Abu Dhabi. In cuor mio c’è un pò di timore a partecipare ad un evento così grande ed importante, ma sono felicissima di essere stata scelta e sicura che avrò l’opportunità di potermi confrontare con atleti provenienti da ogni parte del mondo dentro e fuori il campo di gioco. Sarà, senza dubbio, un’altra esperienza meravigliosa. Grazie Special Olympics, mi sento davvero fortunata di poter far parte di questa grande famiglia! Spero di essere riuscita a trasmettere, a parole, almeno un pò di tutta quella gioia e quel benessere che mi porto dentro. Venite a conoscerci, allenatevi con noi e vi assicuro che non ve ne pentirete!