“La convocazione ai Giochi Mondiali Special Olympics a Los Angeles, in programma dal 25 luglio al 2 agosto, non è avvenuta per caso ma è frutto di un lavoro iniziato tanti anni fa ed attraverso i quali – racconta la mamma Gloria – lo sport ha avuto un ruolo determinante nella crescita di mia figlia così come di tutta la nostra famiglia. E’ iniziato circa 8 anni fa quando dal nulla Irene ci ha detto: “Voglio fare ginnastica ritmica”. Oggi, con i Mondiali, il riconoscimento di un impegno costante che premia la sua volontà di raggiungere, con determinazione, tutti gli obiettivi che si pone. Da quando si è appassionata alla ginnastica ritmica – continua la madre – non ha mai smesso di sognare, un giorno, una futura partecipazione ad una competizione mondiale”.
Alla fine Irene ce l’ha fatta, la sua caparbietà, la sua passione e la voglia di esserci ha fatto sì che potesse superare ogni barriera, perché – come evidenzia la mamma – spesso i limiti non sono così invalicabili come si crede.
“Irene è testarda al punto che quando si mette in testa una cosa non si ferma fino a quando non l’ha raggiunta; ogni traguardo è un’iniezione di fiducia che ne rafforza l’autostima. Lo sport rappresenta un’occasione di incontro, socializzazione e confronto, non solo per gli Atleti ma anche per noi familiari; rapporti veri, consolidati nel tempo che oggi vanno al di là degli eventi sportivi”.
Irene è una ragazza curiosa che è sempre stata aperta alla conoscenza di cose nuove. Una vita intensa la sua: gli studi, la passione per il computer, lo sport e diverse attività sociali che la introducono nel mondo del lavoro. Ha fatto l’assistente agli anziani, così come per i bambini all’interno di un asilo nido e da circa due anni lavora presso un supermercato.
“Irene è una vera forza della natura, – racconta il papà Marcello – le sue giornate sono piene di attività, un impegno anche per noi certo, ma vederla felice e soddisfatta di tutto quello che porta avanti, peraltro con ottimi risultati, ci ripaga di ogni sacrificio ed è per noi un motivo di grande orgoglio”.
Irene volerà per la prima volta negli Stati Uniti, uno splendido regalo per i suoi 26 anni che festeggerà, il prossimo 28 luglio, proprio a Los Angeles durante i Giochi Mondiali.
“Fino a quando non arriverà il giorno della partenza, non smetterà di dirlo a tutte le persone che incontra – affermano i suoi genitori. Los Angeles per nostra figlia rappresenta la realizzazione di un sogno. Un’opportunità per gioire la conquista di una medaglia, ma ancor più importante, la possibilità di mettersi alla prova prima di tutto con se stessi”
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