Roma 17 Maggio 2017 – “Ho una disabilità intellettiva ma non per questo non posso vivere una vita piena”. Si è aperta con questa dichiarazione di Marco Antonazzi, atleta Special Olympics di 21 anni la conferenza stampa di presentazione della XVII Special Olympics European Football Weeksvoltasi oggi, mercoledì 17 maggio alle ore 11.00 a Roma, presso la Sala del Consiglio Federale della FIGC in via Gregorio Allegri 14, alla presenza del Presidente Carlo Tavecchio.
Grazie allo sport che amo, il calcio, ho lottato contro i miei limiti – ha continuato Marco – Oggi posso affermare con certezza che lo sport mi ha fatto crescere, mi ha permesso di dimostrare le mie capacità. Ma soprattutto mi ha insegnato che le difficoltà possono essere affrontate”.
Marco è uno dei 45mila atleti Special Olympics protagonisti della settimana europea interamente dedicata al calcio unificato che, con il supporto della UEFA, si terrà, in contemporanea, in 50 paesi europei coinvolgendo calciatori con e senza disabilità intellettiva, per un totale di 450 eventi, in programma dal 27 maggio al 4 giugno.
Il programma di sport unificato (Unified Sports) proposto da Special Olympics – unisce, aiuta la comprensione e la conoscenza, favorendo una cultura del rispetto alla quale educare i giovani. Un mezzo che può contribuire ad operare una trasformazione culturale creando inclusione.
In tal senso emblematiche sono le dichiarazioni di Matteo Palmieri, atleta partner, senza disabilità intellettiva: “Lo sport unificato è un mezzo che unisce tante persone “diverse” creando inclusione. La diversità non deve rappresentare una paura ma un’opportunità di crescita e di arricchimento per ognuno di noi. Con mio fratello gemello Marco, così come con tanti altri atleti, condividiamo la passione per il calcio e la gioia di far parte di un gruppo, di un’unica squadra”.
In Italia, con il patrocinio della FIGC, della Lega Serie A, della Lega Serie B e dell’AIC, saranno oltre 4000 gli atleti che parteciperanno a percorsi e tornei di calcio unificato con il coinvolgimento delle scuole e dei team Special Olympics presenti sul territorio per un totale di 30 eventi su 12 regioni; un progetto che va al di là di ogni confine geografico e sociale.
Carlo Tavecchio, Presidente della FIGC: “Il calcio in Italia sta vivendo un momento delicato, penso sia il momento più logico in cui dimostrare di essere più presenti. Per questo mi faccio personalmente carico della firma della Convenzione con Special Olympics Italia per proseguire in modo più forte il nostro percorso di collaborazione. Mi è capitato di vedere una partita di atleti Special Olympics e sono rimasto impressionato dalla correttezza di tanti ragazzi, atleti che giocano con il semplice spirito di divertirsi. Valori emblematici di un calcio onesto senza malizia dove, a differenza del nostro mondo, regna il rispetto. Prendiamo Special Olympics come esempio.”
Maurizio Romiti, Presidente di Special Olympics Italia: “Lo Sport Unificato rappresenta la base della nostra attività: uno strumento straordinario che permette di stare insieme e di rispettarsi; presupposti fondamentali che favoriscono la crescita della società. Ognuno di noi ha delle capacità che bisogna imparare a conoscere. L’impegno preso del Presidente della FIGC Carlo Tavecchio ci permetterà di avere una marcia nel perseguire i nostri obiettivi. In Italia ci sono oltre 1 milione 300 mila persone con disabilità intellettiva, i nostri atleti sono circa 16 mila Atleti; si può e si deve lavorare ancora tanto.”
Sono inoltre intervenuti; Alessandra Palazzotti, Direttore Nazionale Special Olympics Italia, Marco Borzacchini Vicepresidente del CIP, Gianni Rivera, Presidente del settore tecnico FIGC, Paolo Virgilio Grillo, Presidente AIPD, Bianca Maria Lanzetta, Consigliere Nazionale Anffas Onlus, Riccardo Moroni della Lega B e Martino Roghi, CSR A.C. Milan che ha portato il video messaggio di in bocca al lupo per tutti gli atleti Special Olympics di Gianluca Lapadula, in rappresentanza dell’A.C. Milan. A chiudere la conferenza, moderatore Enrico Varriale, l’atleta Gabriele Santini ha recitato il giuramento: “Che io possa vincere, ma se non riuscissi, che io possa tentare con tutte le mie forze”.
Il focus dell’evento di quest’anno a livello internazionale è lo sviluppo del calcio unificato per atleti under 12 – tra le tappe previste in Italia ci saranno a Roma (Palestrina) e Milano due eventi YAP (Young Athletes Program), basati sul programma innovativo di gioco e attività motoria per bambini fino agli 8 anni d’età, in linea con la convinzione di Special Olympics che stereotipi e pregiudizi, così come atti di intolleranza e di bullismo ai danni delle persone con disabilità intellettive, possano essere prevenuti e debellati una volta per sempre attraverso il gioco e lo sport condiviso, già in tenera età.
La condivisione di una mission tanto ambiziosa nel comune intento di promuovere una cultura della diversità come risorsa della società, si è concretizzata già lo scorso week end, in occasione della 36 giornata di campionato di Serie A, quando ad aprire le partite in tutti gli stadi è sceso in campo lo striscione Special Olympics #PlayUnified. Negli stadi di Milano e Roma a vivere l’emozione della scesa in campo con i calciatori delle rispettive squadre, anche alcuni atleti Special Olympics in rappresentanza del Movimento.
All’abbraccio della filosofia di Special Olympics si unisce un sostegno economico attraverso una “partita della solidarietà” che, dal 22 maggio, si giocherà su CharityStars. Maglie e palloni e autografati donati dalle squadre di Serie A saranno infatti all’asta, a disposizione dei tifosi per segnare insieme il goal dell’inclusione.