Anche quest’anno, dal 14 al 20 luglio, il mondo celebra la Global Week of Inclusion, la Settimana Globale dell’Inclusione promossa da Special Olympics. Un’occasione internazionale per ribadire con forza un messaggio semplice e rivoluzionario: l’inclusione migliora la vita di tutti.
In oltre 200 paesi, milioni di persone con e senza disabilità intellettive si incontrano, condividono esperienze, si allenano, collaborano, imparano e costruiscono insieme comunità più accoglienti, inclusive e umane. Perché quando si gioca insieme, si cresce insieme, nello sport e nella vita.
Nel 2025 ricorre anche il 57° anniversario dalla nascita di Special Olympics, fondata nel 1968 da Eunice Kennedy Shriver con l’idea, allora radicale, che le persone con disabilità intellettive avessero diritto a partecipare allo sport con pari dignità, rispetto e possibilità.
Oggi Special Olympics è un movimento globale che offre ogni anno l’esperienza degli sport unificati, programmi educativi e opportunità lavorative, coinvolgendo atleti, famiglie, volontari e partner in una rete mondiale basata sulla forza delle relazioni, il talento di ognuno e la gioia di partecipare.
Essere inclusi significa sentirsi accolti, riconosciuti, valorizzati. Significa poter contribuire alla propria comunità con le proprie capacità e unicità, sul campo da gioco così come nel mondo del lavoro, della scuola, della cultura.
Un esempio concreto arriva da Federico Correzzola, atleta Special Olympics Italia, che ha recentemente iniziato un lavoro stagionale con il gruppo che gestisce la Torre di Marina di Massa, sede dello Special Camp 2025, evento che unisce sport, divertimento e percorsi di autonomia.
Federico, atleta e membro del Board di Special Olympics Italia, racconta: “Ero un ragazzo robusto, con pochi amici e poca stima di me stesso. Ho iniziato con il calcio, poi nuoto, bowling, atletica… non mi sono più fermato. Ora mi sento realizzato.”
La sua assunzione è un traguardo personale, ma anche un messaggio collettivo: le persone con disabilità intellettive possono essere pienamente valorizzate nel mondo del lavoro, se sostenute nel loro percorso.
E come Federico, altri atleti stanno aprendo nuove strade. Nei prossimi mesi, cinque atleti Special Olympics saranno assunti da realtà commerciali, in diverse sedi italiane: tre a Roma, uno a Torino e uno a Verona. Le selezioni sono ancora in corso, ma il segnale è chiaro: l’inclusione non è solo un principio, è una pratica concreta che può e deve diventare sistema.
Durante tutta la Settimana dell’Inclusione sarà possibile seguire le attività, i racconti e le testimonianze degli atleti, dei coach e dei volontari attraverso gli account ufficiali di Special Olympics Italia e internazionali.
Le parole chiave? #GlobalWeekOfInclusion, #InclusionRevolution, #PlayUnified.


