Un percorso di autonomia, un percorso entusiasmante!

“Un percorso entusiasmante! Come non ricordare l’emozione provata da Marina, e tutti noi, quando nel Dicembre 2017 fu comunicata la convocazione ai Mondiali Special Olympics di Abu Dhabi. Tutto sembrava bello ma distante e forse irraggiungibile. Gli allenamenti proseguivano con la solita routine e si parlava di questo evento senza rendersi bene conto di cosa invece ci aspettava. Le comunicazioni da Roma si sono intensificate, passaporti, notizie, schede da compilare, pass, precauzioni e consigli; accipicchia comincia a complicarsi la situazione! Marina sembrava avvicinarsi alla partenza con la sua solita flemma, senza esternare particolari emozioni. Poi arriva una borsa piena di materiale con scritto Special Olympics Italia e tutti noi, con in testa Marina, ci rendiamo conto che il momento è arrivato.

Vedere Marina che con felicità mostrava a parenti e amici questo materiale ci riempiva di gioia. Ma più si avvicinava la data della partenza più aumentavano le paure: cosa farà senza di noi, sarà in difficoltà, la seguiranno con premura. La mattina presto del 6 Marzo passa da casa la macchina di Roberto e Patrizia, che con Pierfrancesco sono gli allenatori di bowling, e caricano Marina per portarla al raduno di Roma. La sicurezza di cui avevamo bisogno per stare più sereni è sapere che insieme a nostra figlia sarebbe partita per Abu Dhabi anche Patrizia Lorenzoni, nominata tecnico della nazionale.

Le notizie di Marina cominciano a farsi meno frequenti, un piccolo resoconto a fine giornata. Ci chiediamo se tutto procede bene, se Marina non pensa alla famiglia o se questo rientra nelle regole della rappresentativa. Il 13 Marzo parte anche il resto della famiglia, babbo, mamma e sorella e l’arrivo in questa città così particolare ci fa subito capire la grandezza di questo evento: manifesti giganti, cartelloni luminosi, impianti sportivi all’avanguardia, tutto curato nei minimi dettagli. Abbiamo la fortuna di avvistare la nostra squadra di Bowling all’ADNEC e proviamo ad avvicinare Marina per un saluto; i tecnici ci fanno capire che questo non è possibile e ci allontaniamo perplessi. I giorni successivi raddoppiano le emozioni e riusciamo a capire meglio lo spirito che accompagna ogni rappresentativa: i ragazzi sono seguiti con attenzione, si divertono sono concentrati, affrontano senza apparente fatica lunghe giornate di trasferimenti, allenamenti e gare.

Ci sono momenti che restano impressi nella memoria della nostra famiglia come la cerimonia di apertura, dove avverti che tutto il mondo è presente con il solito spirito, le gare di tante discipline, le premiazioni con stile solenne. Ma è l’aria che si respira in questo evento, il clima di serenità che avvolge ogni impianto dove si svolgono le gare, il trasporto del pubblico nel seguirle, la condivisione fra popoli diversi. Sorrisi, pianti, emozioni, sforzo, fatica, gioia e delusione si fondono a formare una filosofia vincente: opportunità per tutti. Si questo è quello che più ci ha colpito, che ogni partecipante a questo evento, sia esso atleta, partner, tecnico, volontario, genitore, arbitro, ha avuto la possibilità di realizzare un sogno. Un sogno che per ognuno è iniziato tempo fa, nei mesi di preparazione e che proseguirà nel vivere quotidiano.

Usciamo da questa esperienza con la convinzione che, grazie a tecnici e volontari, i nostri figli si sentono sicuri anche lontani da noi. Prendiamo consapevolezza che queste opportunità continueranno ad esserci, non solo nei Giochi Mondiali, ma in ogni evento locale, nazionale che porta il nome Special Olympics. Possiamo continuare a realizzare sogni!”.

La famiglia Petri

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