La sua passione per il calcio è iniziata vedendo le partite in televisione e poi giocando con il fratello ed il papà – che sottolinea come, attraverso il calcio, abbia intrapreso un percorso che lo ha fatto maturare. “Il calcio ha rappresentato un mezzo attraverso il quale uscire di casa senza la nostra presenza. Gli ha consentito di essere parte di un gruppo, condividendo gioie e dispiaceri sportivi, e di aumentare la sicurezza in se stesso aumentando la propria autostima”.
Da quando ha iniziato a fare calcio, Alberico non ha mai smesso di sognare una futura partecipazione ai Giochi Mondiali. Il papà Augusto racconta le gioie così come le preoccupazioni del figlio, legate a questa esperienza così importante: “Ha mostrato a tutti la lettera relativa alla convocazione ufficiale; il ricevere tanti attestati di stima lo inorgoglisce moltissimo. Non conosce l’inglese e questo gli crea un pò d’ansia; ma ha già avuto in passato un esperienza all’estero dove, nonostante non parlasse la lingua, ha trovato il modo di comunicare comunque. I suoi occhi esprimono già tutta la gioia che porta nel cuore. Forza Alberico!”.