Gli atleti tornano a casa con le loro medaglie,
mentre al territorio della Valsusa resta quell’energia per rispondere alla diversità con l’inclusione.
Un’emozionante Festa di Chiusura ieri sera, presso il Campo Smith di Bardonecchia, ha siglato il termine dei XXX Giochi Nazionali Invernali Special Olympics che hanno visto protagonisti indiscussi della neve circa 500 atleti, da tutta italia, impegnati nelle seguenti discipline: sci alpino, sci nordico, corsa con le racchette da neve e snowboard.
Questa mattina si sono tenute le ultimissime gare e premiazioni. Ogni atleta ora farà ritorno a casa con un bagaglio più ricco, non soltanto per la medaglia che si è guadagnato con tutte le sue forze, ma, soprattutto, per l’esperienza umana appena vissuta.
[embedyt] https://www.youtube.com/watch?v=pHbx8t6esTo[/embedyt]
“Mi piace partecipare ai Giochi Special Olympics, mi piace stare in compagnia, mi diverto. Mi sento in forma. Le gare sono andate bene, ho gareggiato nei 5 km, ho fatto una bella andatura e ho vinto la medaglia d’oro. Ce l’ho fatta, ho avuto energia anche in salita“
La testimonianza di Nicola Capraro, 26 anni, atleta del Team veneto ” I Can Breganze”, oro nello sci nordico, può essere in qualche modo rappresentativa del percorso sportivo e di vita di ogni atleta Special Olympics. Non solo e non tanto per la medaglia più ambita che Nicola ha saputo conquistare, quanto per l’impegno e la determinazione, uniti alla gioia di arrivare al traguardo, che Nicola ha profuso in pista e nella sua vita.
Quell’energia spesa “in salita” in effetti può considerarsi emblematica per tutte le persone con disabilità intellettiva e per le loro famiglie. Dalla nascita, si ritrovano ad affrontare innumerevoli difficoltà, in una società ancora troppo spesso legata a stereotipi e pregiudizi che tuonano come vere e proprie sentenze che non lasciano vie di scampo.
Non a Bardonecchia. Ciò non succede e non accadrà più in Valsusa che ha accolto, con grande gioia e per il secondo anno consecutivo, i Giochi Nazionali Invernali Special Olympics. La risposta del territorio, ancora una volta, è stata straordinaria. Istituzioni, gente comune, ed in particolare i ragazzi delle scuole, si sono riversati a bordo pista per tifare gli atleti Special Olympics e per richiedere autografi, proprio come accade alle persone importanti che segnano in qualche modo la vita e che si ha la fortuna di incontrare dal vivo. Una fotografia che dona speranza per un futuro migliore dove l’inclusione, l’apertura all’altro vincono su ogni perplessità.
Durante la Festa di Chiusura, ieri sera, la bandiera di Special Olympics Italia è stata ripiegata e riconsegnata dal Sindaco di Bardonecchia, Francesco Avato, al VicepresidenteAlessandro Palazzotti con “l’auspicio di continuare a lavorare insieme, di poter conservare sul territorio della Valsusa la “leggerezza” e al tempo stesso il forte insegnamento dato dagli atleti Special Olympics e perchè no? Di tornare quanto prima a colorare di rosso la città”.