Lorenzo Mancino ed Eros Zanotti, Atleti di Special Olympics Italia, hanno preso parte al Convegno “Scoprire, tutelare e sviluppare il valore delle persone con disabilità”, promosso dall’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede.
“Disabilità intellettive. Troppo spesso quando le sentiamo nominare la terra cade sotto ai nostri piedi. Culturalmente si pensa alla difficoltà e all’incapacità di essere come il resto del mondo, senza particolari interessi o passioni, sogni e obiettivi futuri che possano, nell’immaginario collettivo, rimandare ad una “vita normale”. Beh, io sono Lorenzo, non la mia diagnosi o la persona con disabilità intellettiva, sono un atleta Special Olympics, cestista da 16 anni. Lo sport è stata la mia palestra di vita, mi ha permesso di crescere, oltre le prestazioni sportive, di credere in me stesso e mi ha insegnato che bisogna sempre inseguire, senza mai arrendersi alla prime difficoltà, le proprie passioni. Special Olympics mi ha dato la possibilità di essere me stesso attraverso e oltre lo sport: facendomi scoprire un mondo dove la voglia di impegnarsi e mettersi in gioco é il solo requisito per sentirsi vivi, appagati e realizzati. Sono orgoglioso di far parte di questo Movimento“.
Con queste parole Lorenzo Mancino è intervenuto, mercoledì 9 aprile 2025, al convegno “Scoprire, tutelare e sviluppare il valore delle persone con disabilità”, promosso dall’Ambasciata d’Italia presso il Palazzo Borromeo in Vaticano. Il Convegno, con la partecipazione del Ministro per le disabilità, Alessandra Locatelli, ha voluto esplorare il valore intrinseco delle persone con disabilità nella società contemporanea, attraverso diverse testimonianze dirette di vita al fine di comprendere come, con il riconoscimento dei talenti e delle competenze, sia possibile ottenere in modo naturale una piena inclusione.
L’evento si è articolato in due panel tematici interconnessi: il primo dedicato all’inclusione lavorativa, analizzando strategie efficaci per l’inserimento professionale e la realizzazione delle potenzialità individuali; il secondo, dove sono intervenuti due atleti Special Olympics, è stato incentrato sulla vita sportiva e ricreativa, presentando esperienze significative di partecipazione attiva e crescita personale attraverso lo sport e le attività culturali.
“Lo sport mi ha aiutato a scoprire cose di me che non conoscevo – ha dichiarato Eros Zanotti, azzurro dello sci di fondo agli ultimi Giochi Mondiali Invernali Special Olympics Torino 2025 – la forze e il desiderio di provare con tutte le mie forze per diventare un atleta. Quando facciamo le gare – ha aggiunto – portiamo sogni e speranze, siamo sempre felici. Sia se vinciamo, sia se perdiamo sappiamo che l’importante è restare sempre uniti. In questa epoca storica dove il mondo sta passando un momento difficile a causa delle guerre, Special Olympics è un esempio di unione, pace e speranza per il futuro. Special Olympics è una famiglia“.
Il Convegno che ha visto, per lo sport, anche la partecipazione di Giusy Versace, atleta paralimpica, ha voluto offrire una visione tale da integrare riflessione teorica e buone prassi, coinvolgendo esperti, istituzioni e protagonisti diretti per promuovere una cultura inclusiva che riconosca e valorizzi pienamente il contributo delle persone con disabilità alla costruzione di una società più equa e giusta.
La partecipazione attiva di Special Olympics attraverso la voce di Lorenzo Mancino e di Eros Zanotti ha dato senza dubbio vigore al valore dell’opportunità come strumento.
Lorenzo ed Eros hanno portato sul palco il volto più autentico dell’inclusione: quello fatto di impegno, sogni e orgoglio.