“Special Olympics è un’occasione per dimostrare come lo sport abbatta veramente ogni genere di barriera. In questi Giochi non ci sono differenze, non ci sono colori, siamo tutti uguali. E’ bellissimo vedere questi atleti praticare sport, così come incontrare le loro famiglie. Sarà bellissimo stare accanto a questa realtà come Ministero anche a Montecatini, sede dei Giochi Nazionali Estivi Special Olympics del 2018” lo ha detto il Ministro dello Sport Luca Lotti, intervenuto durante i Giochi Nazionali Estivi Special Olympics di La Spezia per assistere, per la prima volta personalmente, alle gare e per premiare, infine, gli atleti sul podio. In occasione della sua visita il Ministro ha inoltre espresso il desiderio di poter prendere parte in futuro ad una partita di sport unificato e giocare in squadra con gli atleti Special Olympics.
Questo incontro si è rivelata una promessa mantenuta nel tempo, difatti, lo scorso 21 aprile, in occasione della conferenza stampa dell’evento a Roma, al Coni, alla presenza del Presidente Giovanni Malagò e del Presidente del CIP Luca Pancalli, lo stesso Ministro Lotti aveva dato appuntamento agli atleti Special Olympics direttamente sui campi gara assicurando la sua presenza. Scrive poi sui social a fine giornata: “Promessa mantenuta. Ci eravamo visti a Roma e avevo promesso che sarei stato con loro. E infatti, eccomi qua a La Spezia insieme ai ragazzi dei Giochi Estivi Special Olympics. Il nome è azzeccato, perché sono sportivi davvero fuori dall’ordinario, che danno valore al giuramento dell’atleta pronunciato ieri sera a conclusione della cerimonia di apertura di questa manifestazione: “Che io possa vincere, ma se non riuscissi, che io possa tentare con tutte le mie forze”. Non c’è messaggio sportivo più bello, più autentico. Questi ragazzi hanno tutta la mia ammirazione e sostegno. Il Ministero per lo Sport sarà sempre accanto a loro e alle iniziative, come questa, che ci fanno una volta di più capire che l’unico ostacolo da abbattere – con tutte le nostre forze – è quello che noi stessi ci poniamo davanti”.