La casa dei Campioni: l’opportunità di vivere da soli

“La Casa dei Campioni è il nome scelto dai ragazzi, tutti atleti Special Olympics, che insieme alle proprie  famiglie hanno aderito ad un progetto di vita attiva. Un’avventura che parte da molto lontano e nasce dal pensiero costante che ogni famiglia in cui è presente una persona fragile ha. Da oltre 15 anni la nostra Associazione partecipa, in diverse discipline sportive, ai Giochi Special Olympics – Racconta Martina Maestrelli, la responsabile del Progetto –  la partecipazione a questi eventi, che si svolgono per più giorni permettendo pertanto la convivenza tra i nostri atleti, hanno fatto si che nascessero amicizie, simpatie, amori ma soprattutto la consapevolezza del “saper fare”. Dalla pista e dalla palestra abbiamo trasferito questo concetto del “saper fare” alla quotidianità. La Casa dei Campioni si connota quindi come“evento sportivo speciale” dove la “squadra continua” e arricchisce con gli aspetti della quotidianità di ogni persona, l’esperienza sportiva acquisita”.

La prima cosa che ho pensato è che era finita la pacchia – racconta l’atleta Fabio Volpe – Il portare avanti una casa comporta degli impegni ma anche tante gratificazioni. Fin dalle prime fase del progetto, io insieme ad altri 11 amici, siamo stati coinvolti nell’organizzazione dell’appartamento. Abbiamo lavorato insieme sulla piantina: il bagno più ampio, per forza di cose, alle ragazze ma in compenso a noi maschietti è andata la camera da letto più grande. Poi, di comune accordo, abbiamo deciso di sostituire la vasca da bagno con una doccia. A lavori ultimati l’abbiamo arredata noi, a partire dai mobili fino agli accessori necessari per viverla.

Non hanno aspettato che tutto fosse pronto- continua Martina – avevano fretta di iniziare a “vivere da soli”. Si riunivano per gli incontri preparatori con le psicologhe utilizzando assi e cavalletti adibiti a tavolo, si fermavano per la notte dormendo su materassi gonfiabili. Serate di chiacchiere, di risate, di sogni….di serenità ma anche di domande, di dubbi e di paure. A settembre dello scorso anno Casa dei Campioni è stata inaugurata, i lavori erano finalmente terminati e tutto era pronto. Agli atleti sono state consegnate le chiavi di casa , ognuno di loro aveva le proprie. Le loro facce incredule, le mani tremanti mentre chiedevano quale fosse la chiave del portone o della porta di ingresso hanno riempito i nostri cuori di genitori. I genitori…..per noi genitori non è facile il distacco dai nostri figli, questa avventura ci ricorda ogni giorno che anche i figli speciali non sono nostri…anche a loro dobbiamo dare le ali per volare da soli, dobbiamo fare in modo che possano stare nel mondo come tutti e non essere un mondo a parte. Inizialmente i ragazzi utilizzavano la Casa dei Campioni nei fine settimana, in un secondo tempo, insieme a loro, è stato deciso di trascorrere alcuni giorni durante la settimana in modo da “provare” la quotidianità. Sono affiancati da volontari, amici e veri e propri coinquilini di casa che intervengono solo in situazioni di  difficoltà, lasciando loro lìopportunità di imparare  a “fare da soli”.

“La nostra giornata tipo all’interno della casa inizia dopo le diverse attività o il lavoro che ognuno di noi svolge- racconta Fabio – Una volta che tutti siamo rientrati, decidiamo insieme cosa cucinare per cena ed un gruppo, a turno, si reca a fare la spesa. La preparazione della cena è impegnativa: capita spesso di mettere troppo sale nell’acqua della pasta, oppure di vedere fagiolini crudi nella ciotola o ancora foglie di rosa raccolte in giardino anziché il basilico nell’angolo delle erbe aromatiche, Luca che gira la piadina facendola saltare….in terra anziché in padella. Non posso dire che le nostre serate non siano animate ma molto divertenti. Dopo cena, dopo aver rimesso in ordine la cucina e la sala da pranzo, giochiamo a carte, disegniamo,  guardiamo la tv, scriviamo su social o semplicemente chiacchieriamo prima di andare a dormire….spesso anche tardi. Al mattino, ognuno di noi si sveglia in base ai propri orari, si prepara la colazione, sistema la lavastoviglie, sistema il letto ed il bagno e si reca alle proprie attività. Tanti impegni che ci rendono felici.

Racconta Martina – All’inizio di questa avventura abbiamo chiamato il progetto “Casa dei Campioni” il “Dopo di Noi”, ma ci siamo accorti, strada facendo, che il termine non era poi così appropriato. Il nostro obiettivo a medio termine è che i ragazzi imparino a prendersi cura di loro stessi, delle loro cose, che aumentino le loro autonomie e le loro competenze “durante noi”; genitori consapevoli che l’avventura non avrà lo stesso esito per tutti ma che per tutti, una “vita attiva”, è la strada da percorrere per rendere i nostri figli “Pienamente vivi”.Casa dei Campioni è la palestra dove la squadra si allena per una vita autonoma, non importa quali competenze ognuno di loro ha, ma che ognuno, come insegna il Giuramento di ogni Atleta Special Olympics, possa tentare con tutte le proprie forze.

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