Federico Correzzola è un atleta di Special Olympics Italia con 15 anni di esperienza in diversi sport, tra cui atletica leggera, bowling, nuoto in acque libere, corsa con le racchette da neve, nuoto e tennistavolo. Grazie a Special Olympics, Federico ha superato molte sfide e paure personali. Profondamente ispirato dall’ambasciatrice internazionale di Special Olympics, Loretta Claiborne, Federico si impegna a sensibilizzare l’opinione pubblica su come Special Olympics trasformi la vita partendo proprio dalla sua storia personale.
“Ero un ragazzo robusto, con pochi amici e poca stima di me stesso. – è solito raccontare – Ho iniziato con il calcio, poi nuoto, bowling, atletica e corsa con le racchette da neve… non mi sono più fermato. Grazie a Special Olympics e al Team I Quadrifogli, sono diventato più autonomo e mi sento realizzato.”
Conserva ricordi preziosi legati allo sport, come le numerose trasferte, in Italia e all’estero, sia come atleta che come portavoce del Movimento. Oggi Federico è forte e consapevole delle sue capacità. Ha stretto amicizie sincere e legami che durano nel tempo. Tra i suoi ricordi più recenti si annoverano i Giochi Mondiali Invernali Special Olympics di Torino 2025. Federico ha considerato l’accoglienza del mondo nel suo Paese un onore che lo ha reso molto grato e in quell’occasione è stato nominato Sargent Shriver Global Messenger proprio per avvalorare e premiare la sua capacità di leadership in Special Olympics, nel promuovere l’inclusione delle persone con disabilità intellettive rappresentando gli atleti in più occasioni.
Riveste infatti da tempo diversi ruoli di leadership. È membro del Board di Special Olympics Italia e rappresenta anche gli atleti locali della sua squadra, i Quadrifogli di Vigevano, e della regione Lombardia. 
 
I momenti di insicurezza e disagio rappresentano ormai un ricordo lontano per Federico. Guardarsi indietro è oggi solo un modo per  far comprendere, una volta di più, quanta strada ha fatto e quanto le persone con disabilità intellettive possano trasformare le loro vite attraverso la forza di volontà e con le giuste opportunità che Special Olympics è in grado di offrire loro. Federico Correzzola ne è testimone.
“Ognuno è diverso, ma posso assicurarvi che noi tutti abbiamo lo stesso desiderio di mettersi alla prova per superare i propri limiti – dice ancora Federico – abbiamo voglia di riempire il nostro tempo “vuoto” con qualcosa che ci fa star bene. E ci sentiamo bene quando facciamo sport, coltiviamo le amicizie, ci innamoriamo e anche quando lavoriamo e possiamo guadagnare qualcosa che ci rende più autonomi, quando ci rendiamo utili realizzando qualcosa di “buono” per gli altri. A volte basta un’opportunità, una soltanto, per rendere la nostra vita migliore“




