Lei è una di quelle persone che i sogni non li tengono chiusi dentro i cassetti a prendere polvere. Ilaria Bonanni, ai suoi sogni dedica tutti i colori della sua creatività ed è per questo che l’Atleta leader ligure del team Viceversa è stata scelta dalla Piaggio per personalizzare con la sua arte una Vespa che il 6 marzo andrà all’asta a Milano, sostenendo insieme ad altri due pezzi unici, l’organizzazione dei Giochi Mondiali Invernali Special Olympics di Torino 2025. Per la poliedrica ventisettenne di Albenga un incarico di prestigio che lei racconta così.
“Sto vivendo un’esperienza fantastica – dice Ilaria, che in Special Olympics pratica il nuoto e la pallavolo unificata -. Quando Daniele Ricci (responsabile formazione Atleti Leader) mi ha proposto questa attività insieme al direttore nazionale Alessandra Palazzotti, non immaginavo di avere un ruolo così importante. “Disegnerai una Vespa”, mi hanno detto. Un’icona del made in Italy, uno scooter che entrerà sicuramente in una collezione. Andare a Pontedera, in dicembre, mi ha fatto sentire una regina. Sono stata accolta con entusiasmo. Mi hanno microfonato e ripreso durante la lavorazione. Avevo a disposizione colori di tutti i tipi. Dipingere su una superficie tridimensionale mi ha fatto vivere sensazioni nuove. Posso svelarvi che i colori dominanti sono il bianco e il rosso, perché sono quelli principali del nostro movimento. C’è spazio per il giuramento dell’Atleta e per tanti palloni diversi che vivacizzano alcune parti del ciclomotore. Ci sono anche delle sorprese che non voglio svelare. Insomma, spero che piaccia e che l’asta dia un bel contributo a Special Olympics”.
Prendere la vita di petto, superando ogni avversità col sorriso
“Ilaria è una trascinatrice – racconta mamma Franca – ha raggiunto una maturazione e una consapevolezza che le dà la forza di puntare dritto verso i suoi obiettivi. Ma non è sempre stato così. La sua diagnosi di autismo ad alto funzionamento è arrivata molto tardi, intorno ai diciannove anni. Prima di allora si sentiva esclusa, non valorizzata, incompresa, anche a scuola. Si chiudeva in sé stessa, con la sua musica e i suoi disegni. A complicare le cose le è stata diagnosticata all’età di sei anni una forma di diabete che l’ha resa insulino dipendente. Prendendo coscienza delle sue difficoltà, ma anche delle sue grandi potenzialità, anche grazie al contributo del suo team e dei suoi amici, ora è più serena e attraverso le sue creazioni che spaziano dal canto alla recitazione, dall’arte grafica a quella cartoon, vuole diffondere un messaggio importante”.
Il messaggio di Ilaria
“Vorrei che tutti, nella nostra società, comprendessero il vero valore della diversità, che non deve spaventare o allontanare, ma abbattere le barriere culturali e le paure che purtroppo ancora esistono. Io le ho vissute sulla mia pelle, queste sensazioni, e voglio far capire come ci si sente nell’essere esclusi, nel sentirsi sempre tra gli ultimi. Ho inventato un monologo teatrale proprio su questo tema, per far capire cos’è l’autismo. Sono stata premiata ai Campionati Italiani di arti circensi e performative e per questo ringrazio i miei maestri di recitazione Giorgio Caprile e Mario Mesiano, che considero un mio secondo papà”.
Il lavoro e i traguardi futuri
“Da sei anni sono impegnata in un bar sociale ad Alassio. Il progetto si chiama Nonunomeno ed è molto inclusivo. Nel mio futuro vorrei vivere tante esperienze nei campi delle arti e dello spettacolo, per provare a giocarmi le mie carte. Naturalmente sempre continuando a fare sport, non tanto per ottenere chissà quali prestazioni, ma perché mi piace tantissimo stare con gli amici, divertirmi con loro. La vera vittoria è quella, per me. Provare lo sport unificato ha rafforzato tutte le mie aspirazioni. Quelle di vivere una realtà che abbraccia tutte le diversità che sono una ricchezza, dove non sentirsi più isolati o dentro un “contenitore” per soli disabili”.
50 Special
“Sto lavorando a un nuovo progetto musicale – rivela -. Registrerò una cover della canzone di Cesare Cremonini in cui inserirò delle mie parole dedicate a Special Olympics. L’arte è uno strumento prezioso per lanciare i miei messaggi e questa canzone in particolare può rappresentare bene la mia esperienza in Piaggio. Il mio obiettivo è quello di raccontare l’autismo, aiutando i giovani a comprendersi, a non avere paura di essere diversi”.