La Valsusa saluta gli atleti Special Olympics

Si è appena conclusa la XXIX edizione dei Giochi Nazionali Invernali Special Olympics a Bardonecchia che ha visto 474 atleti gareggiare in 4 discipline sportive: sci alpino, sci nordico, snowboard e corsa con le racchette da neve. Un evento che ha coinvolto la comunità intera nel segno di una cultura del rispetto e dell’inclusione.

Nel 2018, anno del 50esimo anniversario della nascita del Movimento Special Olympics fortemente voluto dalla sua Fondatrice, Eunice Kennedy Shriver, attraverso lo sport unificato, a Bardonecchia abbiamo visto gareggiare sulla stessa pista, atleti con e senza disabilità intellettive, insieme per un unico obiettivo: allenare il corpo, ma anche la mente, ad accogliere le differenze di ognuno come una risorsa. La viva testimonianza di ciò la si coglie negli atleti partner coinvolti nelle staffette dello sci nordico e nella corsa con le racchette da neve, ma anche nei 500 volontari, 400 familiari e 200 tecnici coinvolti, che, non solo qui ma ad ogni evento Special Olympics, ribadiscono di essersi offerti con l’idea di donare il proprio tempo a qualcuno, per aiutarlo e sostenerlo e, invece, puntualmente tornano a casa stupiti di quanto hanno ricevuto in cambio; una ricchezza interiore di inestimabile valore. “Ci avete insegnato tanto”  ha scritto ad esempio Matteo Ollio, volontario della scuola media Des Ambrois di Bardonecchia.

Il territorio della Valsusa è stato interamente sensibilizzato; 14 Comuni sono stati coinvolti nel Torch Run che, nei giorni precedenti l’inizio di questi Giochi Nazionali, ha annunciato l’arrivo degli atleti Special Olympics, coinvolte tutte le scuole che hanno sostenuto gli atleti a bordo pista in occasione delle gare.

Un evento nazionale sportivo dunque, ma anche e soprattutto culturale ed inclusivo, che ha messo in luce le abilità degli atleti, ha messo in luce le persone prima delle loro caratteristiche; un evento tradotto in una chiamata all’azione, rivolta a tutti, un invito ad accogliere il prossimo, senza stereotipi e pregiudizi. Un obiettivo questo senz’altro ambizioso che in Valsusa è stato colto e raggiunto nella sua splendida interezza.

L’evento è stato realizzato grazie al sostegno di Regione Piemonte, Mitsubishi Electric Filiale Italiana e Coca Cola Italia.

 

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